Sciopero dei giornalisti? Sì ma in Cina!
La bella notizia la potete leggere in tutta la sua  completezza su Il  Giornale del 31 dicembre: i giornalisti del  quotidiano Notizie di Pechino sono scesi in sciopero per protestare contro il  licenziamento del loro direttore.
 Il regime comunista cinese che ha un controllo  ferreo su tutta l'informazione non ha tollerato oltre l'atteggiamento poco  "conservatore" di questo quotidiano che si stava facendo conoscere anche nel  mondo libero d'occidente.
 Già parecchi mesi fa ne lessi nel blog di Phastidio per  via di un articolo di cronaca.
 Ma i giornalisti del Notizie di Pechino sono anche  quelli che hanno fatto conoscere al mondo l'ultima strage di Dingzhou per mano  dellapolizia rossa.
 Ma non basta, il quotidiano aveva pure lanciato una  campagna contro la pena  di morte per i reati economici.
 "In Cina le scolaresche vengono accompagnate in  gita nei luoghi delle esecuzioni capitali affinchè vi assistano".
 Dopo l'attacco a questo coraggioso giornale  l'ondata di repressione da parte del governo comunista cinese sulla libertà di  informazione si é, ancora una volta, riversata su internet e i blog sono stati  chiusi tutti per impedire loro di diffondere la notizia all'interno e oltre  confine.
 Forse una rondine non fa primavera ma chi scrive é  un'inguaribile ottimista ed é convinta da tempo che neppure una dittatura feroce  come quella cinese potrà più fermare la libera circolazione delle idee che corre  insieme al libero mercato.
    










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