23 febbraio 2006

La nostra forza è nello Stato di Diritto, parola di teologo..

Ha ragione il prof. Vito Mancuso a scagliarsi contro Giuliano Ferrara e i teocon che si appellano al Papa?
Secondo me sì.
Scrive Mancuso su Panorama: "...Il nazismo e il comunismo sono stati sconfitti dalla laicità delle nostre democrazie occidentali, con l'Islam va usata la stessa arma... In politica meno si parla di Dio meglio è... Se la Chiesa seguirà le sirene teocon, cedendo alla tentazione del governo del mondo, entrerà nella stessa logica che guida l'Islam e su questo terreno l'Islam non conosce rivali..." Queste non sono le espressioni di un laicista o peggio ancora di un chierico dell'anticlericalismo ma quelle di un cristiano che tra lo Stato e la Chiesa, nella lotta contro i fanatici del'Islam, non ha dubbi su chi debba affrontare la sfida.
Stiamo andando verso una deriva papista? Lo Stato sta abdicando a favore della Chiesa?
I tentativi ci sono e per questo chi scrive, pur non aderendo ad alcuna religione organizzata, sentendo profondamente il rispetto che si deve ad esse, si unisce con entusiasmo all'appello di questo filosofo credente. Temo i troppi che stanno invocando l'aiuto della Chiesa sovrapponendola allo Stato laico e causando pertanto confusione di poteri tra queste due istituzioni.
Se il centrosinistra non è in grado di offrire soluzioni che non siano le pericolose sdolcinature a senso unico pro-terroristi, il centrodestra dovrebbe, a mio modestissimo parere, trovare nelle sue radici fondanti della Casa delle Libertà gli strumenti politici per agire ordinando con fermezza il rispetto delle regole democratiche uguali per tutti.
Intanto Silvio Berlusconi va su Al Jazira e parla da politico compassionevole: ecco il video trasmesso dal tg5 con alcuni momenti dell'intervista alla tv araba.
Ma in tutto questo manca disperatamente qualcosa: l'Europa!

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