27 marzo 2006

Newsweek o l'amico americano

Questa mattina il "buongiorno" me lo ha dato Mario Calabresi (redattore capo di Repubblica) durante la sua rassegna stampa dei giornali in onda tutte le mattine su Radio3. La lettura delle prime pagine dei quotidiani italiani si è irritualmente arricchita (grazie al solerte giornalista di Rep.) della recensione di Newsweek Europa. Chi ha tempo non aspetti tempo e la rapidità con la quale Repubblica e l'Unità hanno divulgato la copertina del settimanale americano, sfruttando anche il servizio pubblico Rai, non può che lasciare ammirati oltre che stupefatti. Forse sono troppo di parte, forse vedo troppi film di Moretti, non so...eppure quest'uscita del periodico statunitense, che molto aveva fatto (secondo l' interpretazione della sinistra) per smontare l'entusiasmo dei suoi lettori in occasione della visita di Silvio Berlusconi alla Casa Bianca, non riesco a leggerla se non con lo stesso spirito col quale avevo guardato quell'orrendo manufatto che è "Citizen Berlusconi". Quasi nulla di ciò che viene scritto in queste redazioni estere contro l'Italia e il suo Presidente del Consiglio sembra farina del sacco dei loro inviati. Queste bassezze sembrano scritte da Furio Colombo, Curzio Maltese o Antonio Padellaro. Ma se anche così non fosse su gran parte della stampa estera pesa l'influenza dei "grandi" quotidiani italiani che attraverso le redazioni estere vengono ampliamente diffusi fuori dal nostro Paese. Ricordando come l'Unione tutta era insorta chiedendo l'applicazione della par condicio persino al Presidente Bush, anch'io mi appello alla legge per pretendere da Newsweek un'altra copertina con Silvio Berlusconi, questa volta però titolata e commentata da Emilio Fede, cribbio! Aggiornamento: Questo post è stato pubblicato anche su Libero blog. Lo trovate qui: http://liberoblog.libero.it/politica/bl3082.phtml

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