18 aprile 2006

Beppe Giulietti: "Bonaiuti si rivolga all'Onu"

Beppe Giulietti non è stato eletto al Parlamento ma questa sconfitta pare non avergli tolto il buonumore. L'ex segretario del sindacato dei giornalisti Rai (Usigrai), il mastino più feroce da sempre a guardia del loro strapotere e dei loro privilegi, continua sprezzante come non mai a rilasciare sarcastiche dichiarazioni e ad emettere condanne senza appello contro l'odiato regime berlusconiano. Dopo gli attacchi di Prodi ai giornalisti Rai e dopo le difese di Bonaiuti agli stessi, lo strenuo paladino diessino della libertà di espressione senza se e senza ma ha invitato ironicamente il portavoce di Berlusconi a rivolgersi alla Commissione sui diritti umani dell'Onu! Giulietti sa molto bene di che parla perchè all'ONU e a quella commissione lui ci è già arrivato provocando un'inchiesta contro il nostro Paese senza precedenti, che avrebbe dovuto portare alla messa in mora internazionale il governo della Cdl, reo (soprattutto per colpa del suo capo) di aver licenziato dalla Rai Biagi, Luttazzi, Guzzanti (Sabina) e pure la Gruber. Il rapporto della commissione ONU tocca, giocoforza, livelli di comicità involontaria assolutamente elevati. Forse la relazione sullo stato della democrazia in Italia è stata letta dal presidente di turno della commissione sui diritti umani proveniente da Cuba, piuttosto che dall'Iran o dalla Cina, dopo una discussione serrata a difesa dei detenuti di Guantanamo. Nonostante questo però nessuno gli ha impedito di fare il giro del mondo e venir preso in considerazione da molti ambienti nei quali si è sancita la definitiva condanna dell'Italia come Paese sotto la dittatura mediatica del liberticida Silvio Berlusconi. Oggi però Giulietti (membro uscente della Commissione vigilanza Rai) non si è sentito neppure sfiorato dalle parole arroganti e censoree rivolte da Prodi a quelli che stanno per ridiventare i suoi colleghi (dopo il distacco dalla Rai come parlamentare) e non una parola ha speso in loro difesa nè ha chiamato a raccolta Serventi Longhi, la Fnsi o l'Ordine dei giornalisti per un girotondo in p.za Santi Apostoli. Questo episodio apre quindi ufficialmente la strada alla riedizione del regime televisivo ulivista che già abbiamo conosciuto nei suoi cinque anni e di cui non ci siamo mai liberati del tutto, dove (come larvatamente minaccia Oliviero Bea) le epurazioni Rai avverranno nel silenzio e senza strepiti. Riavremo i tg di Zaccaria dove l'opposizione avrà la parola solo per le critiche che rivolgerà a se stessa e la maggioranza occuperà due spazi: quello di D'Alema...pardon, Prodi e quello della sua "opposizione" interna rappresentata da Diliberto, Bonino, Mastella, Bertinotti... Tornerà Raitre spalmata su tutte le reti e l'opposizione del centrodestra finirà sotto processo da Santoro, Floris, Travaglio e di tutti i guitti sedicenti intellettuali che imperverseranno nel servizio pubblico a spese dei contribuenti tutti. A meno che ... a meno che la Cassazione certifichi quanto la metà esatta di Italiani che hanno votato per la Cdl sta aspettando e sperando.

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