Al funerale della logica e al trionfo della demagogia
Quando Padoa-Schioppa parlò dal convegno della Cgil usando questo linguaggio: “Chi vive in condizione di disagio non deve più fare sacrifici. Bisogna comunque partire dall'alto, da chi si è arricchito e chi ha evaso le imposte" e in un afflato di amorosi sensi ottenne una vigorosa stretta di mano dal vero premier italiano, Guglielmo Epifani, ammetto che mi sentii "leggermente" disorientata.
Ma quando il segretario della Cgil si espresse in questi termini: "... (la futura manovra risponda) alla parte del Paese che si è impoverita e trovi le risorse dalla parte del Paese arricchita dalle politiche del governo di Centrodestra.. Bisogna che il governo capisca che è vero che l'eredità del governo Berlusconi è pesantissima... Si renda conto che la scelta di politica economica deve essere attenta a parlare a questa parte del Paese che ha visto crescere le diseguaglianze ..." mi vidi addirittura proiettata in pieno 1789 a contare le teste dei ricchi che cadevano dai ceppi.
Ancora non mi ero ripresa dallo sgomento quando dal Corsera ecco apparire un editoriale a firma di uno dei miei miti liberali: Angelo Panebianco!
Egli scriveva: “A leggere un sorprendente titolo dell'Unità di domenica («Colpiremo gli arricchiti e gli evasori») sembrava che il ministro Tommaso Padoa- Schioppa, durante un incontro con i sindacati, avesse fatto un'improvvisa dichiarazione di guerra al capitalismo e all'economia di mercato. In realtà Padoa-Schioppa, come risultava dallo stesso articolo dell'Unità, aveva inteso dire che verranno colpiti coloro che si sono arricchiti evadendo le tasse..”
Mi stropicciai gli occhi e le orecchie e cercai di capire che cosa aveva detto chi!?
Conclusi che la difesa del Padoa-Schioppa pensiero, da parte del Pane, non reggeva alla logica, in quanto era chiaro ciò che il ministro aveva affermato davanti ai sindacalisti più potenti al mondo, e che non solo la minaccia era rivolta al capitalismo italiano ma più precisamente a quello arricchitosi grazie a Berlusconi (!?!?)
E non è una mia forzatura perchè con la sua stretta di mano Epifani ordinava proprio questo al ministro e al governo Prodi.
Nella stessa logica con la quale si propongono liberalizzazioni che non tocchino gli interessi dei grandi monopolisti amici e partner politici, al contempo si dichiara guerra agli evasori nemici (pochi in realtà) di classe.... anzi di alta classe visti i poteri in gioco.
Il tutto da un pulpito il cui oratore è il capo del maggiore centro di evasione fiscale legalizzata, la Cgil, il cui reale e miliardario patrimonio immobiliare e finanziario non conosceremo mai!
Patrimonio che si assomma e si fonde con quelle della Lega delle coop rosse, le quali per volontà divina possono altresì incassare senza pagare il giusto tributo all’erario.
Il povero Panebianco, cercando di difendere l’indifendibile Padoa-Schioppa, si autoconvince, nell’intento di fuorviare il lettore, che questo governo voglia perseguire chi si è arricchito evadendo il fisco! Ma dov’è la logica in questo? Chi sarebbero quegli arricchiti che, solo a causa della loro evasione fiscale, avrebbero impoverito le italiche finanze?
Forse che non sarebbero dovuti essere costoro già molto ricchi per avere un imponibile tanto gigantesco da poter risanare il nostro bilancio quando venisse giustamente tassato?
“Arricchito” poi assume immediatamente un disvalore che non lascia scampo al capitalista non allineato, esponendolo ancora di più a quell’odio sociale tanto ben cavalcato da questa sinistra opulenta.
Ancora una volta i veri Produttori, unica risorsa economica del Paese, dovranno soccombere sotto i colpi dei parassiti fattisi forza di governo.
Così gli intoccabili demagoghi, i veri arricchiti ed evasori, puntano dritti alla pancia del cittadino, convinti di fargli dimenticare quanto stupido e falso sia tutto questo, alla luce impietosa degli aumenti e delle introduzioni di nuovi balzelli che lo colpiranno.
La reintroduzione del ticket sanitario, che questa stessa sinistra aveva abolito alla fine del governo Amato solo per squallidi calcoli elettoralistici, è uno di questi regali.
Divertente questo editoriale del Riformista del 4 aprile.
Qui é spiegata l’avversione ai ticket espressa dalla RNP pochi mesi fa, in sintonia con tutta la coalizione unionista.
Ma, come scrivono a quattro mani Prodi e Padoa-Schioppa, gli italiani capiranno e accetteranno per il bene del Paese!
E allora un commosso de profundis alla dura logica, uccisa dalla fragile ma più seducente demagogia.
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