6 luglio 2007

Democrazia ad personam

Le parole che seguono sono state trascritte letteralmente e provengono da uno degli interventi effettuati da Marco Pannella (riascoltabile qui), pronunciato domenica scorsa durante l’ennesimo comitato sfogatoio pannelliano:

“Pensavo che non fosse necessario a me, a parole, sottolineare, denunciare, dice qualcuno, sottolineare che probabilmente attraversiamo un momento straordinario, un’opportunità straordinaria di crescita della democrazia e di crescita dell’alternativa. Un momento straordinario in cui questo sta accadendo, o no, ma gli elementi oggettivi perchè questo accada, per dire questo sta accadendo, ci sono tutti...”

E’ impossibile credere che, nell’attuale momento storico più buio per la vita democratica dell’Italia, una persona sana di mente possa aver affermato questo concetto, specie se questa stessa persona è un politico ferocemente critico, oppositore fino quasi al suicidio, del “regime”!!

Eppure, d’improvviso, egli ha visto sorgere il sol dell’avvenire sul Mar Mediterraneo!?

Com’è potuto accadere? Semplice: finalmente, grazie agli amici potenti di oggi, il suo nome e il suo volto sono diffusamente circolati sui media, oltre i confini mai superati prima, nonostante i soliti digiuni.

Dopo l’aborto del partito transnazionale (diventato un’inutile ong succhiasoldi pubblici), Pannella aveva perso ogni speranza di acquisire la visibilità internazionale che da quel impossibile progetto si aspettava.

D’altronde Marco ha sempre misurato il grado di libertà di parola, di democrazia del “sistema Italia” con un metro preciso: se stesso!

E’ noto, infatti, che tutto è spaventosamente fascista quando lo esclude dai riflettori ma tutto diventa meravigliosamente liberale e democratico quando le telecamere si accendono su di lui.

Il pannellocentrismo governa il mondo politico del vecchio narciso, un mondo che riscuote l’ammirazione, spesso falsa e strumentale ma ancora più spesso cieca, ingenua e smodata, di parecchi (sempre di meno) laudatores.

Tuttavia, sia chiaro, Pannella non ama il potere, non è un uomo di potere, è solo compulsivamente e ossessivamente esibizionista e narcisista. Naturalmente, come tutti gli esibizionisti cronici, ha bisogno, in modo parossistico, di essere lui solo al centro dell’attenzione., Come tutte le primedonne dello spettacolo, odia chiunque altro del cast gli porti via la scena. In questo ha sempre avuto vita facile, tutto sommato; nessuno mai se l’è sentita di minacciare il suo territorio. Sempre, coloro i quali erano dotati di una personalità troppo spiccata, piuttosto che entrare in rotta di collisione con Marco o, peggio ancora, vivere una vita da militonti, hanno preferito tagliare la corda.

Solo Daniele Capezzone (un altro narciso della più bella acqua) si era velleitariamente e scioccamente illuso di poter scalzare dal centro del palcoscenico il devoto pigmaglione di ieri, infuriato nemico di oggi.

Le feroci invettive di Pannella, gridate fino a quasi perdere il respiro (ascoltabili sempre qui), sono solo un assaggio di come verrà implacabilmente, quotidianamente, inesorabilmente massacrato, fino a quando l’anziano leader non riterrà lavato l’affronto. Inutile dire che questo momento non arriverà mai: i soggetti con personalità così potentemente ossessiva sono dotate di una memoria indelebile! Solo le dimissioni da presidente della commissione attività produttive potrebbe, forse, limitarne la scarnificazione; un altro pannellaboy sta già scalpitando per soppiantarlo.

Ma a che giovano altri commenti su Pannella e i pannelliani?

Le parole riportate all’inizio di questo post descrivono meglio di tanti commenti la psicologia dell’on. Pannella, leggerle è un’esperienza quasi psichedelica!

C’è solo un’altra dichiarazione che lascia basito chi avesse avuto dimestichezza con il vecchio mondo radicale e appartiene al ministro prodiano più amato dagli italiani (!?): Emma Bonino.

Ecco, parola per parola, cosa ha detto domenica scorsa, parlando di quella serpe in seno di Capezzone:

“...vorrei non essere spiegata (ha detto proprio spiegata ndr.) come nel partito radicale si esce, si entra, ci si sta, ma non è un autobus, anche quando si entra e ci si sta si entra con delle regole e quando si esce si sta con altre regole....”

Quindi l’autobus che a ogni campagna iscrizioni veniva offerto a tutti, qualunque fosse la tessera di partito che tenessero già in tasca, qualunque ideologia o ideale professassero è ormai dallo sfasciacarrozze?

Quell’autobus sul quale si saliva per condividere anche solo un tratto di strada, senza per questo sottoporsi alle regole statutarie, ma in condivisione anche di un solo punto della mozione congressuale, si è stoppato e arrugginito per indisponibilità del conducente?

Il partito fondato sulla sabbia, come amava dire il suo leader, è diventato quindi un luogo dove si dovranno rispettare rigide regole che, d’ora in poi, non significheranno la mera osservanza di uno statuto (sconosciuto o dimenticato dai più) ma bensì la censura dell’iniziativa militante autonoma e il controllo ferreo sul diritto di agire secondo coscienza dell’eletto.

Che forse Leonardo Sciascia, Toni Negri o Cicciolina (per fare solo tre esempi) sarebbero dovuti sottostare ai rigidi controlli che una mozione particolare, molto maleodorante di massimalismo antidemocratico, prevede a partire da domenica 1 luglio 2007?

Un tempo Emma e Marco si scagliavano ferocemente contro le giunte dei probiviri comunisti, che scacciavano e ancora scacciano (vedi senatore Turigliatto) i compagni non allineati.

Evidentemente la ricreazione è finita e la robbba raccattata grazie all’alleanza coi social-cattocomunisti vale il sacrificio degli antichi propositi libertari.

Inoltre, vista l’inutilità della risicata base militante (confermata anche dall’ultima mozione generale), Pannella sa quanto sia più agevole per lui fare sul serio utilizzando gli stessi metodi degli alleati, dopo avere occupato e sfruttato le istituzioni e i suoi proventi!

Però, riletto ancora l’esordio del post: “...attraversiamo un momento straordinario di crescita della democrazia...” , anche noi, come l’ingenuo Candido, facciamoci convincere dall’ottimismo del nostro Marco Giacinto Pangloss e, ignorando le macerie intorno, illudiamoci di vivere nel migliore dei mondi possibili!

Tags: Pannella, Capezzone, Candido

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