14 agosto 2007

Romano Ahmadinejad

A quando un po’ di sano negazionismo sulla Shoah?

Romano Prodi e la sua maggioranza non finiscono mai di colpirci con i loro ammicamenti rivolti ai terroristi di ogni latitudine, per quanto feroci, sanguinari e accecati dall’odio contro Israele e l’Occidente intero.

Questa sinistra prodiana guarda con orrore le mani di George W. Bush ma è sempre pronta a stringere affettuosamente quelle immacolate dei “partigiani resistenti” Talebani, degli Hezbollah, di Al Qaida, di Hamas, del PKK, dell’Olp, delle Br ecc.

Bisognerà rassegnarsi a questa maggioranza (si fa per dire) che governa l’Italia e che è sempre disposta a dare riparo, ascolto e aiuto alle vittime dell’aguzzino americano e degli infedeli di tutto il mondo?

E’ la vigilia del Ferragosto e preferiamo non dilungarci oltre in queste miserie chiudendo, quindi, con un pensiero a due famosi intellettuali musulmani naturalizzati italiani: il deputato margheritino Khaled Fuad Allam e il liberale intransigente Magdi Allam.

Il primo ha “indirizzato” una impossibile “Lettera a un kamikaze”, che comprova solo quanto il sociologo del centrosinistra abbia una visione molto alienata e superficiale della realtà nella quale agisce il fanatismo suicida di un numero sempre più crescente di stragisti che si barricano, a ragione o a torto, dietro il Corano.

Il secondo, invece, quando qualcuno gli chiese cosa avrebbe voluto dire a un kamikaze, rispose che coi kamikaze è impossibile parlare. Già, come potrebbe essere possibile? Quando si trasformano in “robot della morte” non hanno più nulla di umano che li tenga in contatto col mondo.

 

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Tags: Prodi, Governo, Terrorismo, Israele

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