20 settembre 2007

Nel nome del Popolo Sovrano

Silvio Berlusconi (6 aprile 2006):

”Ho troppa stima per l’intelligenza degli Italiani per credere che ci siano in giro così tanti coglioni che possono votare facendo il proprio disinteresse.”

Prodi (17 settembre 2007):

“...non trovo che la società sia meglio della sua classe politica.” E, non pago, ribadisce: “Non è che la società italiana sia meglio della società politica”.

Dopo lette che abbiate queste due dichiarazioni, perchè non provare ad andare su Google e confrontare quali e quante siano state le reazioni della stampa e dell’opinione pubblica dopo la loro diffusione?

Se anche rileggendole oggi le parole di Berlusconi non si possono definire malevole contro nessuno, in quanto egli affermò di stimarli gli italiani, com’è possibile non riprovare la stessa stupita indignazione per la canea assordante, per le truppe d’assalto armate di insulti, sberleffi, satira della più becera, che, per settimane, cavalcarono l’ennesima furiosa ondata antiberlusconiana?

Il Cav. venne accusato di aver gravemente offeso gli italiani tutti, di aver attentato al diritto di opinione, ma soprattutto di aver insultato l’antropologicamente superiore popolo della sinistra!

E quale trattamento è stato invece riservato a Romano Prodi dopo le sue inammissibili affermazioni di lunedì scorso a “Porta a Porta” contro l’intera società italiana? Salvo rarissime eccezioni il Presidente del Consiglio è stato definito persino “uomo coraggioso”!, insomma uno che ha detto ciò che tutti pensano ma non hanno i suoi attributi per affermarlo a voce alta!

In questi giorni seguiti alla trasmissione di Vespa sarebbe stato plausibile e auspicabile che organizzazioni presenti a migliaia sul territorio italiano, nate per dire no alla mafia, al pizzo, alla droga, alla violenza contro le donne o contro i bambini, quelle dei volontari che a milioni sacrificano tutto per altri milioni di indigenti,, i sindacati dei magistrati, quell’intero mondo che quando vota per lui rappresenta sempre l’Italia dalla faccia e dalle mani pulite, avesse avuto uno scatto di orgoglio e chiesto l’impeachment del Capo del Governo. E invece no! Tutti buoni e zitti, felici di incassare la chiamata in correità che il boiardo di Stato, uno dei maggiori protagonisti della storia affaristico-politica corrotta che la nazione possa ricordare, gli ha “coraggiosamente” lanciato.

Secondo Prodi il popolo italiano è una grande unica casta! Serenamente, d’ora in poi, egli potrà guardare dritto negli occhi l’elettore infuriato contro i tanti Prodi dalle carriere strabilianti e dirgli: “Caro elettore fatti l’esame di coscienza e guardati in casa tua: pensa a tuo figlio postino grazie al cognome che porta!”.

In questi giorni alcuni emeriti esponenti della società civile però si sono, pubblicamente e dolorosamente, fatti sentire: in difesa dei loro concittadini? No! In sostegno a Romano Prodi, contro Beppe Grillo.

La motivazione è assolutamente valida non solo perché Beppe Grillo è un illuso ignorante, politicamente parlando ed è pure un esibizionista cronico, ma perché buonsenso vuole che non si usi l’alzheimer per insultare una persona, per quanto indegna come Prodi, essa sia.

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