15 novembre 2007

Anche Andrea aspettava "lo sbarco"

Andrea’s version - Il Foglio:

“Oggi, 15 novembre, un giorno dopo il D-day, Prodi non deve illudersi. Grande battaglia al Senato, ieri. I nostri sono sbarcati.

Si è lavorato per tutta la giornata alle teste di ponte. Lamberto Dini ha lasciato tuttora incerto sia il proprio ruolo di testa, che il proprio ruolo di ponte, che quello di testa di ponte. Tattica. Forse strategia. Forse l’una e l’altra. L’uomo è sempre stato di parola. Alla lunga sarà di sicuro dei nostri. L’operazione è stata magistralmente condotta. Il gran parlare che si è fatto del D-day ha seminato confusione nel quartier generale nemico. Si aspettava lo sbarco di qua, glie l’abbiamo fatto di là. Si aspettava la spallata, gli abbiamo fatto una finta di corpo. Si aspettava di poter andare a un convegno a New York, glie l’abbiamo bloccato. Inesorabilmente bloccato. E scusate se è poco. Il morale delle nostre truppe, quello resta altissimo. Il colonnello Bonaiuti lo sostiene con dispacci di stringata efficacia. “Ma quale D-day?”, ha dettato ieri il colonnello Bonaiuti, “Dopo la D viene sempre la E”. La battaglia contro Prodi sarà di lunga durata. Non sono mica due le lettere dell’alfabeto, ignoranti, sono ventuno.”

Può darsi che capiti a molti, dopo aver letto qualcosa a firma di un autore famoso o anche non famoso, di pensare: “Caspita! Questo pezzo sembra che lo abbiamo concordato al telefono.”.

Tags: Andrea Marcenaro, Ironia sintonica

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