5 dicembre 2006

Verrà il giorno in cui i pm processeranno Dio

Ci siamo! Li hanno rinviati a giudizio! Pollari, Farina e alcuni agenti della CIA saranno processati!

La Giustizia con la g maiuscola, appunto, vince ancora!

L’infallibilità e l’intangibilità dei pubblici ministeri resistono e trionfano. Persino ai Papi sono state disconosciute tali prerogative delle quali si sono avvalsi per secoli, ma ai magistrati italiani no, essi sono al di sopra anche di Dio.

Nonostante ieri scrivessi questo post mentre attendevo la lettura di questa notizia, ora che è stata diffusa e commentata da molti politici, tra i quali Silvio Berlusconi, resto comunque sbigottita.

Rimane da chiedersi se la sicurezza nazionale e l’incolumità del singolo cittadino non siano sempre più a repentaglio, insieme a un’incertezza di giustizia nelle mani di individui senza controllo e, come concede anche Mastella qui, immuni da ogni chiamata di responsabilità.

Quando il direttore dei Servizi di Sicurezza di uno stato deve trovarsi un avvocato il quale, come se difendesse un qualunque imputato, afferma: “...rimaniamo convinti di dimostrare la nostra innocenza...” (?!) vuol dire che le istituzioni sono alla follia.

Ma quale cittadino di buonsenso vorrebbe Pollari e Farina riconosciuti colpevoli e condannati per aver fermato con ogni mezzo un terrorista?

Un liberale concede poche deleghe allo stato, una di queste è la tutela della sua sicurezza, pertanto pragmaticamente riconosce che certe minacce possono essere affrontate solo con mezzi di contrasto non ordinari e, senza ipocrisie, insindacabili.

Tags: Italia, Politica, Sismi, Pubblici ministeri, Nicolò Pollari, Renato Farina, Silvio Berlusconi

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