5 settembre 2007

Il valore dei soldi

E’ vero: le donne e gli uomini delle istituzioni italiane nuotano in un oceano caldo di ricchezze e di privilegi castali.

Che ricoprano cariche elettive o che godano di nomina pubblica, i soliti noti, insieme a un esercito di burocrati ignoti, si spartiscono una fetta incalcolabile di beni mobili e immobili del bistrattato patrimonio pubblico, accumulato grazie allo sforzo enorme e in parte inutile del contribuente italiano.

Soldi, soldi e ancora soldi a miliardi escono dalle tasche del cittadino destinati a scomparire nelle casse e nelle tasche di deputati, senatori, ministri, sindacalisti, presidenti di autority, sindaci, assessori, consiglieri di enti pubblici e para pubblici e, ancora, costosi consulenti, assistenti, portaborse e varia umanità che affolla aziende elefantiache come la Rai o come gli innumerevoli baracconi inutili creati, non di rado, per dare un posto al “cliente” di turno o al compagno di lista trombato alle elezioni.

Ma, per coincidenza, mentre in Italia si aprono e si chiudono inchieste giornalistiche sui furti (spesso legalizzati) perpetrati ai danni del povero Pantalone, in Norvegia si sta svolgendo la campagna elettorale per le amministrative.

(Lunedì prossimo avremo i risultati).

Come già sanno coloro che avessero letto qui, Perla era stata candidata nelle liste del FRP (Fremskrittspartiet) la quale però, è corretto lo si dica, per ragioni personalissime e non politiche, ha seguito parte dei corsi, curati dall’FRP, di preparazione al buon governo liberale dei comuni, ma ha, affettuosamente, disertato gli appuntamenti elettorali organizzati dal partito.

Il tempo è denaro, dice la massima, e pertanto, avendolo negato alla causa, il suo tempo Perla lo ha convertito in denaro, anche se in minima parte (almeno così lei credeva) e ha quindi portato un contributo in moneta alla povera cassa della lista.

Durante l’ultima riunione, giunti al punto dell’odg riguardante il bilancio, ammontante alla stratosferica cifra di novemila corone (poco più di mille euro) Perla ha preso dal portafogli le sue millecinquecento kr (neppure duecento euro) e le ha consegnate al coordinatore, nonché candidato sindaco, della campagna elettorale.

E’ difficile, anzi impossibile, descrivere la gioia di Larsen e lo stupore degli amici presenti.

Quei centonovanta euro venivano così tanto apprezzati e valorizzati da lasciare Perla incredula e commossa.

Baci e abbracci, ”tusen takk!” (mille grazie) investivano l’ex connazionale dei politici della “Casta”!

D’un tratto Perla rivedeva i numeri a nove zeri riportati dai giornali, espressione di tutto il disprezzo, la sciatterìa, il cinismo che le donne e gli uomini di potere dimostrano per il cittadino che a loro affida la gestione, che vorrebbe oculata, del suo denaro.

Si sa che la Norvegia occupa sempre il primo posto nelle classifiche mondiali dei paesi più ricchi e morigerati, perciò non dovrebbe stupire neppure il contenuto dell’invito telematico inviato da Larsen a tutti i candidati che desiderano seguire insieme lo spoglio delle schede e col quale informa su dove e quando ci si dovrebbe incontrare, ma, senza perifrasi, avverte: “L’affitto del locale costa trecentocinquanta Kr (43 euro), spesa che verrà suddivisa tra tutti i partecipanti alla serata, per cui più numerosi saremo, meno pagheremo.”!!

Tags: Norvegia, Italia, Caste, Elezioni, Fremskrittspartiet

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