8 maggio 2006

Cari miei concittadini, arrivederci e grazie!

Pochi giorni ancora e abbandonerò la Norvegia per "affrontare" un viaggio di tre settimane in Italia. Lascerò la tranquilla, calda e dolce estate norvegese per immergermi nel madido frastuono della primavera italiana. Ero partita sette anni fa in pieno regime ulivista e ritornerò in Italia in piena tirannìa della minoranza unionista! (:-D) Ci ritroveremo qui al mio ritorno? Non lo so. Dipenderà dalla mia voglia di scrivere e dalla vostra, carissimi miei concittadini di Tocque-Ville e non, di leggermi. Nel frattempo ho pensato di non lasciare nel silenzio totale questo blog, al quale debbo veramente moltissimo (in particolare a colui che me lo ha regalato: lo Pseudo Sauro) per cui vi offro un video che ho sempre trovato molto divertente. Guardatelo armandovi di Quicktime e sappiate che si tratta di una puntata di "Striscia la notizia" di qualche anno fa. Essendo io dotata di quel sano cinismo che aiuta a vivere vincendo i sentimentalismi, evito ora di ringraziare un numero straordinario di blogger che amo e che hanno avuto un ruolo diverso nella mia esperienza nel web. Ciascuno di loro è importante sia per il tempo sia per la qualità di ciò che mi ha dato. Temo che se deciderò di lasciare del tutto non potrò fare a meno di citarli per quanto sono loro riconoscente. Ora mi limito a salutare il gruppo dei nottambuli del "taglia e cuci" (sorta di allegra massoneria skypeniana) sperando di ritrovarlo tale e quale al mio ritorno. Arrivederci o addio ma ricordate che quel che conta è la salute 'chè quando c'è la salute c'è tutto. :-) ---Però non riesco a rassegnarmi all'idea che arriverò in Italia quando il Capo dello stato sarà un comunista già lanciatore di bombe Molotov, che come unica esperienza istituzionale può vantare alcuni mesi da Presidente del Consiglio e niente altro! -Aggiornamento- (tra un preparativo e l'altro) Niente lanciatori di bombe Molotov al Quirinale! In compenso avremo come Capo dello Stato un comunista appartenente a quella generazione che ha spesso incontrato Molotov in persona quando il Pci aveva casa e bottega a Mosca e Giorgio Napolitano era un dirigente del partito.

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1 maggio 2006

Gianni Letta al Quirinale o la libertà perderà 100 a 0

Questa minoranza di sinistra-centro, che si appresta a formare il governo meno rappresentativo di tutta la storia repubblicana, sta procedendo a testa bassa all'occupazione di tutti i gangli del potere ancora non nelle sue mani. L'intero Paese sta cadendo sotto il suo ferreo controllo. Le circostanze grazie alle quali ex-post-neo- comunisti alleatisi ad ex-post-neo democristiani (in una parola i catto-comunisti) sono riusciti a compiere quest'opera pervasiva e capillare di dominio e gestione di gran parte della "cosa pubblica", parapubblica o privata sono molte, tra esse non mancano errori commessi dalla coalizione di centrodestra. Ma é dalle antiche stanze di Botteghe oscure che si é dipanata instancabile la trama che ha ordito il tessuto di poteri dal quale oggi é avvolta la sedicente Unione di Prodi. Il 25 aprile ci ha appena ricordato di quale aura di liberatori della Patria si sia sempre circondato il pci e come questa sia stata il salvacondotto per le sue scorrerie alla conquista delle coscienze nonché di molte ricchezze economico-finanziarie e istituzionali dell'Italia, condotte sempre e ovunque in nome di un anacronistico antifascismo impregnato di una retorica resistenzialista fondata su falsi storici. Oggi nelle piazze si celebra la festa dei Lavoratori e, come per quella appena trascorsa della Liberazione, le sinistre hanno decretato anche il possesso del suolo pubblico, vietandone l'accesso agli avversari politici. Oramai possiamo affermare che il giovane scapestrato Prodi abbia peccato di modestia parlando con goliardìa di un 2 a 0 riferendosi alle presidenze dei due rami del Parlamento,in quanto, alla luce dei fatti, gli uomini del centrosinistra collocati ovunque si gestisca un qualche potere si contano nell'ordine delle centinaia. Se poi al Quirinale si insedierà un esperto di bottiglie molotov come Massimo D'Alema, il giovane scapestrato Prodi potrà addirittura saltellare gridando: bingo! Ma affinché questo non avvenga, affinché almeno il Quirinale torni ad essere un Palazzo rispettabile come ai tempi di Luigi Einaudi, si elegga alla sua presidenza un uomo delle istituzioni come Gianni Letta! Solo così salvaguarderemmo (almeno in parte) una sede prestigiosa, come quella situata nel Colle, dall'invasione dei compagni, quanto mai privi di scrupoli quando si tratta di annientare la volontà degli avversari. Questo blog si auspica Gianni Letta Presidente della Repubblica, senza tuttavia dimenticare gli auspici già precedentemente espressi per una Cdl capace di determinare il ritorno al voto prima che l'onda rossa cancelli quelle riforme liberali (anche piccole che siano) varate con fatica titanica in questi cinque anni di governo. E tanto per essere nella stretta attualità vorrei ricordare che il governo Berlusconi stava per varare nuove norme anche per la pubblicizzazione dei bilanci dei sindacati i quali (oggi in piazza contro le mafie e per la trasparenza) potranno tirare un sospiro di sollievo, continuando ad impinguare le già miliardarie ma segrete casse, grazie al governo amico di sempre. Infine due sindacalisti presidenti delle Camere difficilmente permetteranno il compiersi di attentati allo strapotere della Trimurti sindacale.

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