30 dicembre 2005

Auguri da Perla e dai Monty Python

Buon Anno Nuovo! Godt Nytt År! Happy New Year!

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27 dicembre 2005

Sinistra in rivolta, Ciampi in croce, Fallaci al rogo.

Il 14 dicembre é stato un giorno nefasto per "il più amato dagli italiani": Carlo Azeglio Ciampi! Dopo che il caro Presidente aveva distribuito per anni onoreficenze a cani e porci, senza che mai nessuno sollevasse il ditino per chiedere conto di tanta generosità fatta di medaglie, cavalierati, croci, commendatorati, targhe e vitalizi elargiti agli scienziati come ai nani e alle ballerine, finalmente é scoppiata la rivolta! La sinistra é insorta contro il Presidente che ha premiato Oriana Fallaci per la sua opera benemerita nella cultura! Vergogna, Presidente, non si fa! E quindi ecco la lettera a Ciampi che, una volta di più, scopre l'anima repressiva e censoria di questa sinistra tanto buonista a poco prezzo quanto implacabile contro i suoi nemici. Nel Corsera e in un sito tematico ho letto alcuni nomi (tanti ma una minima parte) di premiati di questi anni e, condivisibili o no, credo che le opere di una vita della Fallaci meritassero di più di quelle della maggioranza dei beneficiati dalla manica larga del Colle...Con tutto il rispetto, Signor Presidente!

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Marcia di Natale: pochi, tra ipocrisia e leggerezza.

Da Il Riformista martedì 27 dicembre 2005 Una Camera vuota per lasciare le carceri piene
«Alla marcia di Natale per l'amnistia, a sfilare in una Roma piovosa e sonnolenta, non si contavano più di mille manifestanti. Pochi, rispetto alle speranze degli organizzatori. Molti al cospetto di quello che potrebbe essere il numero dei deputati presenti oggi alla Camera per discutere di indulto e amnistia. Tra gli stessi 207 firmatari dell'appello per aprire Montecitorio al dibattito durante le feste si è diffusa la convinzione che l'aver ottenuto la convocazione della seduta straordinaria sull'emergenza carceri rischia ora di trasformarsi in un clamoroso autogol. Questione di numeri: assenti annunciati la quasi totalità dei membri del governo, dei leader di partito e dei capigruppo, assenti "giustificati" i deputati contrari a provvedimenti di clemenza, per i quali la diserzione dell'aula vale una dichiarazione d'intenti, non si possono considerare sicuri presenti nemmeno tutti i 207 deputati mobilitati dall'appello. L'aula si annuncia insomma semideserta, anche perché non è oggi che eventualmente si arriverà a un voto su questi temi e la convocazione straordinaria serve solo a «fissare tempi e modi per un pronunciamento del Parlamento» (secondo la versione dei promotori) ovvero a «fare quattro chiacchiere» (secondo la versione del ministro per i rapporti col Parlamento Carlo Giovanardi). In compenso, lo scenario dei banchi semivuoti potrebbe compromettere definitivamente le già flebili speranze che il voto su amnistia e indulto sia calendarizzato prima dello scioglimento delle Camere, fissato dal premier al 29 gennaio. Senza contare che, seppure accorressero in blocco, i 207 firmatari sono una base di partenza modesta: con An e Lega che ribadiscono la loro assoluta contrarietà sia all'amnistia che all'indulto, e con sacche di resistenza all'interno di molti partiti (compresi Ds e Forza Italia), la maggioranza qualificata dei due terzi sembra comunque fuori portata.»

Io seguivo nel blog di Jimmomo le adesioni e l'entusiasmo con cui procedeva l'organizzazione della marcia sull'amnistia! Ma, ancora una volta, il copione pannelliano é stato rispettato e le cose sono andate come previsto: Pannella ha avuto i suoi giorni di esposizione mediatica, gli strappi istituzionali si sono ripetuti e il risultato finale naturalmente non giova a nessuno. Inoltre non stupisce rilevare che le forze che più si sono strumentalmente spese in questa iniziativa siano le stesse di quel centrosinistra che si oppone a ogni riforma profonda della magistratura, causa prima della condizione disastrosa in cui versano le nostre carceri e i nostri tribunali. Hanno aderito alla marcia il genio del paradosso Francesco Cossiga e Giuliano Vassalli ai quali si devono carcerazione preventiva fino a 10 anni senza processo e l'inosservanza della volontà degli elettori che chiedevano che i magistrati pagassero di tasca loro i propri errori e abusi giudiziari. E intanto, con qualche leggera restrizione voluta da questo governo, i giudici continuano a rimandare i processi per dedicarsi ad incarichi extragiudiziari spesso molto più redditizi di quelli relativi all´adempimento del loro primo ufficio. Non rimane altro che esprimere solidarietà e compassione per quei detenuti che da anni sono in attesa di giudizio e che ancora una volta sono stati illusi e traditi.

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23 dicembre 2005

Auguro a tutti Buon Natale !

Jeg ønsker alle en riktig God Jul !

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20 dicembre 2005

Blog con dedica ad Anna Frank e Ayn Rand

Perchè si tratta di due grandi donne, due vite spezzate da due terrificanti inverni della nostra storia umana e disumana. Anna Frank credo che sia popolare nel nostro Paese anche tra i giovani d’oggi ma di certo lo é molto tra gli attuali cinquantenni. La sua vicenda di ragazzina ebrea vittima della follia nazista é stata letta persino sui i banchi di scuola e il film tratto dal suo diario viene ancora, se pur di rado, trasmesso in qualche televisione pubblica o privata. Nulla o quasi invece si sa di Ayn Rand, scampata alla morte fisica ma non a quella spirituale sotto il regime comunista sovietico. In periodi e in Paesi diversi Anna e Ayn sono state donne-adolescenti testimoni e vittime di due fanatismi ideologici che si sono macchiati dei più grandi crimini contro l’umanità. Ciò che ne fa, per me, un’unica figura luminosa é non aver permesso alla brutalità che le lambiva e minacciava di scalfire il loro “aristocratico” orgoglio e l’alto senso di inviolabilità della loro dignità. Questi sentimenti hanno fatto sì che Anna rinascesse al mondo dopo essere morta in un lager e ad Ayn di rivivere negli USA dopo essere morta come russa. Nel leggere “Il diario di Anna Frank” e “Noi vivi” (l'autobiografia di Ayn Rand) ho provato spesso il dolore lancinante da asfissia di chi viene perseguitato e segregato da una dittatura come fu quella nazista o come quella comunista ancora incredibilmente e tragicamentediffusa, nonostante tutto. Anna, con la sua famiglia, nella speranza della liberazione alleata vicina, fu costretta a nascondersi in un “retrocasa”. Ayn fu costretta a nascondere il proprio cuore e le proprie idee anticomuniste, solo sorretta dalla speranza di fuggire dall’allora ribattezzata Pietroburgo. Queste due donne, aiutate unicamente dalla fiducia in se stesse, non cedettero mai alla disperazione. Di Anna Frank ci rimane uno straordinario diario e la sua storia emblematica di ebrea perseguitata dai nazisti, di Ayn Rand ci rimane molto di più e non stupisca se nel Paese del socialismo reale come é sempre stata l’Italia, dove i dissidenti del regime sovietico venivano tenuti alla larga dai media, non sia mai stato stampato un suo libro di filosofia liberale. Solo “Noi vivi”, nonostante la semiclandestinità, fu stampato e rieditato parecchie volte. Ayn é vissuta fino all’82 e negli USA é stata conosciuta e apprezzata per le sue teorie sull’individualismo e l’oggettivismo, i suoi saggi sono sempre stati dei successi editoriali. Una donna, insomma da conoscere e da studiare. Per molti le sue idee potrebbero rappresentare uno shock e non c’é niente di meglio, a volte, come uno scossone per misurare lo stato della nostra salute di liberali. Ora mi chiedo: se Tocqueville é la città dei liberi perchè Ayn Rand che é stata la più diamantina donna anticomunista e liberale, non ne può divenire la perfetta “santa patrona” laica! O almeno le si intesti la piazza più grande con adiacente un enorme viale dedicato ad Anna Frank! “È un gran miracolo che io non abbia rinunciato a tutte le mie speranze perché esse sembrano assurde e inattuabili. Le conservo ancora, nonostante tutto, perché continuo a credere nell’intima bontà dell’uomo. Mi è impossibile costruire tutto sulla base della morte, della miseria, della confusione. Vedo il mondo mutarsi lentamente in un deserto, odo sempre più forte il rombo l’avvicinarsi del rombo che ucciderà noi pure, partecipo al dolore di milioni di uomini, eppure, quando guardo il cielo, penso che tutto volgerà nuovamente al bene, che anche questa spietata durezza cesserà, che ritorneranno l’ordine, la pace e la serenità. Intanto debbo conservare intatti i miei ideali; verrà un tempo in cui forse saranno ancora attuabili.» - Anna Frank - “

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18 dicembre 2005

La pazienza di uno Pseudo Sauro

Caro Pseudo Sauro,
questo post lo dedico a te, alle tue straordinarie qualità creative che ogni giorno mi hanno riempita di stupore e d'invidia.
Te lo dedico non solo per ringraziarti per questa pagina ridisegnata (so che per te questa é una bagatella) ma soprattutto per la pazienza che mi hai dedicata!
Conciliare il lenzuolino corto di un template con i miei desiderata e con la mia totale assenza di gusto e conoscenze informatiche, ha messo a dura prova le tue prerogative "giobbeiane", ne sono certa.
Per questo, quindi, ti sono sinceramente e profondamente grata.
 
Perla (la saura dilettante)

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15 dicembre 2005

Stop alle quote rosa ma fino a quando?

La legge elettorale proporzionale, come il cielo anzi il senato ha voluto, é stata approvata definitivamente. E, come il cielo anzi il senato ha voluto, le quote rosa sono rimaste escluse dalla riforma! Due belle notizie dal mio punto di vista. La prima perchè ci fa uscire finalmente dall'ipocrisia di un falso maggioritario che, dallo scorporo, alle liste civetta alle suppletive semiclandestine senza partecipazione degli elettori, e amenità varie, era quanto di più antidemocratico e incivile si potesse concepire per gli elettori. La seconda notizia é bella solo a metà in quanto la proposta delle gabbie per le scimmiette rosa é ancora in circolazione e prima o poi dalla commissione, dove ora viene discussa, passerà alle camere. Stefania Prestigiacomo nè convinta e cerca di convincere anche le parlamentari dell'opposizione che in fatto di richieste di sempre più maggiore protezionismo e assistenzialismo da parte dello stato a ogni livello, certo non scherzano. Non basta che grazie ai contributi del cittadino tassato e tartassato si tengano in vita partiti che altrimenti sarebbero scomparsi naturalmente e democraticamente dalla scena politica del nostro Paese, nel futuro, (temo prossimo) bisognerà anche forzare i cittadini a votare per obbligo di legge la dirimpettaia del terzo piano solo per il fatto che ella esiste. Una folla di donne della politica contrarie fino all'altro giorno a questa oscenità (vedi es. Gruber, Barbieri, Lanzotta) oggi si sono convertite perchè, dicono, non é dignitoso per le donne italiane essere rappresentate meno che in ogni altro Paese europeo. Un concetto della dignità che a quanto pare passa sopra la testa della donna come individuo e non solo massa rosa da rappresentare. La ministra Prestigiacomo é stata la madre o la mamma della modifica dell'art. 51 della costituzione alla quale le parlamentari oggi si appellano e chissà che, vista la simpatia che ciampi ha per l'attuale governo, non si appigli anche a questo per rimandare alle camere la riforma elettorale. Leggendo gli art. 3, 48 e 51 sono rimasta un pò interdetta e non mi aspetto nulla di buono per il futuro. Io non credo che la politica la possano fare solo i Macchiavelli ma neppure credo che la si possa ridurre a mera testimonianza numerica. Per quanto mi riguarda, da nonviolenta, almeno uno spintoncino accompagnato da un ma va là glielo riserverei con gusto al primo notabile di partito che mi venisse a proporre di entrare in una lista solo per raggiungere il 25% di quota previsto dalla legge. La mia ammirazione va a quelle donne manager che arrivate al potere senza quote speciali si dicono contrarie a questo genere di protezionismo da specie in via di estinzione.

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12 dicembre 2005

La perla che non piace a Marco...Perduca

La mia Scandinavia é lontana dall'Italia almeno 3.000 km. Ma siamo nell'era della globalizzazione, della banda larga, delle parabole satellitari e chi, come me ha la fortuna di essere provvista di tutte queste fantasmagoriche innovazioni non si perde neppure un minuto di ...radio radicale, per esempio.
Certo ci vuole anche un tantino di conoscenza e anche un minimo di esperienza delle cose politiche italiane per potersi tuffare, quando la cosa diverte, nel mondo dei pannelliani. Bè, io l'ho fatto e questo non é piaciuto punto al simpaticissimo Marco Perduca che da anni ci guarda dal palazzo di vetro dell'ONU.
Brutto segno di come sia sempre pericoloso sfiorare il mito di Pannella senza la dovuta ossequiosa reverenza che i suoi militanti gli riservano. Su Tocqueville, pare, si può scrivere di tutto contro tutti ma, per carità, giù le mani dal sacro simbolo di tutte le battaglie per la libertà!
Ciao, Marco...Perduca! Te lo chiedo con affetto, la prossima volta usa la tua preziosa prosa contro un avversario che sia degno di questo nome, please.

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10 dicembre 2005

Qualcuno aiuti Pannella!

"Tre giorni di dialogo, di incoraggiamento e di amicizia", uno sciopero della fame rivolto a Prodi, Fassino, Epifani, Pezzotta, Angeletti e i responsabili della organizzazioni che in questi anni si sono specializzate nella convocazione delle grandi manifestazioni di massa. Questa l'iniziativa annunciata da Marco Pannella...".
Ecco cosa si legge nel blog ufficiale "AmnistiaXNatale" dove si possono trovare tutti i particolari in cronaca. E' l'ultima follia di Marco Pannella! L'ultima delle tante che in questi anni gli hanno fatto conquistare visibilità col ricatto dei suoi digiuni. Da anni il leader dei pannelliani sciopera con la stessa finalità: andare in tv. E ogni volta ce la fa. Questo metodo estremista più che radicale di fare promozione di sè, ci é costato qualcosa. L'ultima volta l'elezione di due giudici della Corte Costituzionale che tutti furono costretti ad accettare per non vedere e non sentire più le logorroiche accuse del moribondo anziano "radicale" . Riuscì persino, (e che ci vuole?) ad ottenere un siparietto con Ciampi che lo pregava di bere acqua mentre invece lui si era portato da casa l'urina. Il tutto sul palcoscenico di Maurizio costanzo e di "Buona domenica". Ancora oggi mi chiedo quale senso politico e democratico possa esserci stato nell'usare un mezzo tanto drammatico come lo sciopero della sete, per un fine tanto limitato come mettere due giudici nella Consulta. Ma la risposta é sempre la stessa: il fine vero era ritornare sugli schermi per non essere dimenticato, cosa che stava inesorabilmente accadendo. Pannella, però gode anche di un certo credito che gli deriva da quel passato che la sua radio diffonde notte e dì attraverso le registrazioni gelosamente custodite nei suoi archivi. Per cui trova sempre qualche nostalgico, qualche distratto, qualche opportunista che lo sostiene in quei momenti. Dalle 'politiche del 94, quando fece quell'altra follia di sfidare Gianfranco Fini per togliergli la leadership dei moderati, e cadde sconfitto (fatto previsto da tutti tranne che da lui) il povero Marco non ha più messo piede nel nostro parlamento. Questa astinenza non é compensata se non in piccola parte dal suo seggio europeo e quindi da undici anni gli manca quella ribalta italiana che più lo attrae. Domenica ci riprova e anche questa volta il fine é misero: ottenere una manifestazione, (l'ennesima per i romani che manco a Natale potranno stare tranquilli) per sensibilizzare (chi?) sull'urgenza di un'amnistia generale! Su questo aveva già digiunato a sostegno delle parole di Giovanni Paolo II che in quell'occasione non accusò di ingerenza nella politica dello Stato italiano. Anche stavolta mi chiedo a cosa serva tutto questo. Non certo ai detenuti che per l'ennesima volta si stanno illudendo e che, per colpa di Pannella, cadranno ancora nello sconforto della disillusione. E allora, per favore, qualcuno lo aiuti a smetterla!

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7 dicembre 2005

Rita Borsellino, professione -sorella di-

La storia di Paolo la conosciamo, é stato assassinato dalla mafia. In vita era uno dei tanti dipendenti dello Stato, fino a quando il suo lavoro non l’ha trasformato in un bersaglio della criminalità organizzata. A causa di questo ha vissuto gli ultimi anni della sua vita sotto scorta, un’inutile scorta visto che i mammassantissima quel bersaglio lo centrarono in pieno. Da tempo la memoria di Paolo Borsellino si é trasfigurata ed é entrata nell’immaginario collettivo col rango di martire e santo (di lui é già stato avviato il processo di beatificazione ancora con Giovanni Paolo II). Paolo é caduto da magistrato nell’adempimento del suo dovere. Egli era un uomo di destra, ma un uomo d’ordine e non di partito. Non l’avremmo mai visto sostenere la giustizia militante di sinistra capeggiata da Violante, dalla Paciotti e Caselli, popolata da pm che hanno speso gran parte della loro carriera e del denaro dei contribuenti nel perseguitare Andreotti, Mannino, Cordova, Dell’Utri, etc...dimenticandosi dei veri boss che in questo clima si sono rafforzati ancora di più. Grazie a questi successori di Borsellino altri mafiosi e mafiosetti si sono spesso arricchiti col pentitismo a orologeria ben retribuito e garantito tanto da permettergli di continuare a delinquere sotto la protezione della giustizia italiana, vedi Balduccio Di Maggio. Rita Borsellino quindi é la sorella di un eroe. Era solo una farmacista finchè il sacrificio del fratello non le ha donato una ribalta costantemente illuminata dalla luce dei media ma soprattutto da quella della memoria del fratello. Una memoria limpida che lei ha scaraventato nella fogna della partitocrazia sinistrorsa siciliana con la disinvolta autoconvinzione di aver ricevuto il testimone da qualcuno. Quindi ecco che la storia di Paolo Borsellino, non solo il suo cognome, viene usata come trofeo in mano ai ds, rifondazione comunista e al grande sponsor Leoluca Orlando, divenendo la clava percossa contro la margherita di Rutelli, nella guerra di spartizione della “robba” rappresentata dalla prossima giunta in Sicilia. 180.000 Sicilia ni sarebbero andati a votare per le primarie dell’Unione e il 70% avrebbe scelto la signora sorella di, voluta dalla sinistra, mentre il restante 30% avrebbe optato per il candidato Latteri proposto dalla margherita. Chi sono gli elettori della signora -sorella di-? Ma naturalmente i siciliani che vogliono dire basta alla mafia. Le facce pulite della Sicilia che vuole cambiare. Quelli che dicono no alla illegalità e sì a un futuro di legalità rappresentato dalla signora -sorella di-. Parole che farebbero pensare che la -sorella di- abbia sconfitto il grande nemico Totò Cuffaro; ma in realtà chi é stato battuto in queste primarie tutte interne al centro-sinistra? Il prof. Latteri, cioè colui che rappresenta lo status quo, la mafia, insomma tutto ciò contro cui gli elettori di Rita hanno votato. Ergo la margherita e il suo leader Rutelli volevano infliggere alla Sicilia un altro mafioso? Sembrerebbe di sì a sentire tutti i commenti dei vincitori. Ora chiudo ma da parte mia tanto di cappello al potere di condizionamento e di suggestione che questa sinistra esercita sul suo popolo per far vincere sia il boiardo di stato dell’IRI, il capitalista sardo, il comunista anticapitalista duro e puro pugliese, la telegiornalista saddamita, il conduttore miliardario di Sciuscià, o quello che lo manda rai tre. E domani tutti pronti ad eleggere la nuova figura professional-mediatica: -la sorella di-.

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4 dicembre 2005

Sembrava un giorno come gli altri ...

…poi aprii outlook e vidi quella mail da uno sconosciuto...

Ecco, pensai, per quanto una provi a proteggersi dagli scocciatori e dagli spam, qualcosa riesce sempre a filtrare! Va bè, stavo per cestinarla ma...si sa, la curiosità é donna e quindi feci click per aprirla: oh, era un regalo! Un regalo a sorpresa da parte di un sauro, anzi di uno Pseudo Sauro!! Ragazzi! Un blog confezionato, fatto e finito con tanto di immagine grafica che meglio di così non avrei potuto chiedere. Ma la cosa che più mi ha intrigata é il web master compreso nella confezione. Ora però mi rendo anche conto che i Sauri sono generosi e ti regalano la bicicletta ma se una non impara a pedalare, anche con le due ruotine di dietro, che figura ci fa? Incrocio le dita e ci provo, sperando che il mio genio della lampada al...quarzo, corra in mio soccorso quando, ogni 3x3 gli chiederò aiuto. Per ora ringrazio Lo Pseudo Sauro e, come dicono a Oslo: se son post si posteranno.

Update:

Questo é quanto avevo scritto sabato scorso prima che il mio benefattore decidesse di rifare tutto daccapo. Ringrazio tutti gli amici che ieri mi hanno rivolto parole d’affetto e di simpatia e dei quali commenti perduti nell’aere manterrò comunque il ricordo... Poi Lo Pseudo Sauro chissà che non li ripubblichi?

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