27 luglio 2006
25 luglio 2006
Doppietta col voto di fiducia
Decreto Bersani e missione in Afghanistan.
La diretta dal Senato e le cronache parlamentari di questa mattina hanno raccontato un’altra pagina estremamente sexy per i gusti molto particolari di Romano Prodi.
Infatti il suo ministro Chiti si è dovuto produrre in una doppietta di imposizione del voto di fiducia veramente da brivido!
Si è trattato di un vero salto mortale dove il governo avrebbe potuto rompersi il collo già nelle prime fasi, se non fosse intervenuto il presidente Marini a convalidare il numero legale.
Un risultato raggiunto grazie al voto tarocco del sen. dell’Udeur Cusumano.
Franco Marini sembra si sia davvero specializzato nel ruolo di ciambella di salvataggio illegale di questa inesistente maggioranza e senza nessun pudore istituzionale giustifica questi gravissimi fatti accusando l’aula di indurli con i suoi schiamazzi che finiscono col mandare in confusione i poveri segretari notai...
Ormai i furti con destrezza e i toni suadenti all’indirizzo dell’opposizione sono le uniche opportunità alle quali questo sensuale governo si vede ridotto.
Pertanto devo ammettere che Chiti è stato davvero incantevole col suo modo di porre il voto di fiducia. Lo ha fatto usando parole di miele all’indirizzo di un’opposizione alla quale, ha detto, non si può rimproverare proprio nulla!
Una cara opposizione che ha presentato dei giusti emendamenti prontamente accolti dal governo.
E in questa generale ostentazione di amorosi sensi il sen. della Lega Castelli, nonostante questa mattina avesse reiteratamente definito imbroglioni i colleghi dell’Unione, si è sentito definire uomo pacato dal margheritino Boccia.
Naturalmente per il ministro Chiti è tutto in regola, tant’è che spiega al mondo che il ricorso a questa modalità di voto si è imposta non per la carenza numerica al Senato o per la litigiosità della coalizione ma esclusivamente per la limitatezza dei tempi del decreto Bersani.
Intanto, ancora nella fase dei preliminari, la maggioranza ha ottenuto 159 voti grazie a due “pianisti”, sotto lo sguardo complice della presidenza.
Ma ciò che trovo decisamente paradossale avverrà domani a Roma, quando un volto presentabile di questo governo andrà in mondovisione grazie alla mediaticissima conferenza sul Medio Oriente, mentre un altro volto, molto meno edificante, si esibirà a pochissima distanza dai riflettori internazionali.
Domani infatti si voterà il rifinanziamento della missione in Afghanistan.
n.b.: La cronaca della seduta del Senato è naturalmente negli stenografici anche online.
24 luglio 2006
Con Alfonso e Kyoto i dinosauri non si sarebbero estinti!
Il ministro Alfonso Pecoraro Scanio, come tutti gli ambientalisti, vigila su di noi umani allo stesso modo con cui in un’armoniosa visione idilliaca del mondo, veglia su tutte le cose terrestri, marine ed eteree.
Qualcuno, anche tra i suoi alleati, dice che non è molto affidabile, ma lui non se ne fa un cruccio, sale sui palcoscenici e fa divertire il pubblico con la sua prorompente verve.
Fra tutti i prodotti del libro dei sogni unionisti (infrantosi ormai su scogli durissimi e già trascinato altrove dai primi furiosi marosi) Pecoraro Scanio è di certo il più rappresentativo.
"Sto facendo predisporre un disegno di legge che prevede che l'Italia si doti di una normativa organica, come ha fatto
Il programma del governo di centrosinistra prevede che entro il 2011 il 25% dell'energia che noi produciamo sia da fonti “rinnovabili”!!
Sono veramente parole sue!
Ma il guaio non sta tanto nel fatto che un ministro come Alfonso le abbia dette (il sognatore non è mai cosciente di ciò che dice) no, il grave sta nel fatto che nessuno, dopo averlo sentito, lo abbia raggiunto per tentare almeno di scuoterlo dallo stato ipnotico nel quale si era immerso e riportarlo alla dura realtà del Paese di cui è ministro mica per la prima volta!.
Tanto per chiarire ricordiamo che Alfonso ha fatto parte di quel governo dell’Ulivo che è riuscito a renderci i maggiori gas-dipendenti d’Europa!
Qui un articolo illuminante di Francesco Forte.
Ma oggi il ministro di terra, di cielo e di mare promette e promette e promette un mondo nuovo, o meglio, antico, pulito e rinnovabile.
Un paradiso dove riuscirà a far coesistere il diavolo delle immani esigenze di sviluppo della nazione, priva di fonti energetiche che piacciono a lui (il carbone si sa è contro Kyoto) con l’acqua santa del piccolo è bello!
In un’Italia sempre semiparalizzata dai lunghissimi tempi istituzionali e da ogni sorta di ostacolo burocratico, dove un qualsiasi aspirante imprenditore impiega anni per realizzare un qualsiasi progetto, per quanto piccolo, il nostro “Alfonso nel paese delle meraviglie” ci regalerà il 25% di energie rinnovabili in cinque anni!
Ma il nostro ministro ha trovato anche una scorciatoia, sapete?
Ha detto che penserà a tutto lui da Roma e le regioni che se ne stiano calmine ad aspettare i suoi ordini!
Ma già qualche presidente di regione tanto calmino non riesce a stare...
Prepariamoci quindi a ogni sorta di pressione psicologica, colpevolizzazione e imposizione di sacrifici tanto onerosi quanto inutili, che i fondamentalisti dell’ambientalismo catto-comunista al governo infliggeranno a tutti i cittadini in nome dello sviluppo equosolidale e protocollare di Kyoto. (sul trattato ascoltate qui Stagnaro intervistato da Della Vedova)
E infatti Kyoto entrerà nelle case di tutti gli Italiani col suo carico di criminalizzazione dell’uomo occidentale (naturalmente capitalista e pure americano), responsabile di aver causato immani “danni” ambientali che modificherebbero il clima di questo pianeta.
Un altro carrozzone dell’ONU, quello della convenzione di Kyoto che da tempo, rende agli ambientalisti in termini di potere e di arricchimento personale.
In tutto questo mi chiedo se verrà mai un giorno nel quale anche un solo geo-astrofisico, facendo appello alla logica e alla conoscenza dell’evoluzione dell’universo (patrimonio acquisito ormai da quasi tutti i popoli), riuscirà a spiegare al mondo la semplice verità.
Cioè quanto sia infantile fingere di non sapere che i cambiamenti climatici si sono succeduti di era in era molto prima della presenza dell’uomo e delle emanazioni di CO2 delle Suv o delle centrali a carbone.
Viviamo sulla superficie sottile di una sfera all’interno della quale si muovono infinite e incommensurabili correnti di fuoco e di gas, tanto potenti da spostare interi continenti.
E’ patetico e fanciullesco credere di poter fermare la vita del nostro intero sistema solare, dal quale dipendiamo, o di rallentarne la sua misteriosa e spesso terribile corsa verso un’altra era geoclimatica dove se ci saremo non lo dovremmo nè a Kyoto nè ai pannelli solari al silicio del nostro ministro per l’ambiente.
Intanto proceda pure con le sue bio-masse e le onde del mare, quando saremo allo stremo ci attaccheremo al nucleare francese...